15 Marzo 2018

Se non viene trattata causa: ipertensione, aritmie, diabete e anche tumori. Inoltre, la sonnolenza diurna che provoca è responsabile del 22% degli incidenti stradali

Ne soffre il 4 per cento degli uomini e il 2 per cento delle donne fra i 30 e i 60 anni: le apnee del sonno (ripetute interruzioni della respirazione della durata di almeno 10 secondi) sono una vera e propria patologia, con importanti risvolti sulla salute del paziente, ma anche con un pesante impatto sull’intera società. Si stima che il 22 per cento degli incidenti stradali che si verificano ogni anno in Italia siano riconducibili alla sonnolenza diurna indotta dalle apnee notturne e che chi soffre di questo disturbo abbia il 2,5% di rischio in più di subire infortuni sul lavoro. A complicare ulteriormente le cose c’iil fatto che nell’80 per cento dei casi le apnee notturne non vengono diagnosticate.

Manifestazioni diverse

I disturbi della respirazione che si verificano durante il sonno coprono un ampio ventaglio di manifestazioni. «C’è il russamento semplice in cui il paziente russa, non ha apnee e dorme benissimo: è il russamento che disturba, ma che non è significativo da un punto di vista fisiopatologico — spiega Fabrizio Salamanca, referente del Centro per la Diagnosi e Cura della Roncopatia di Humanitas San Pio X, coordinatore scientifico del congresso “Russamento e Apnee del sonno: malattia individuale e sociale” appena concluso a Milano —. Poi c’è il russamento patologico che causa microrisvegli continui, anche 400-500 per notte, che impediscono un sonno profondo, ristoratore. Questi pazienti russano, non hanno apnee, ma hanno una sonnolenza patologica diurna. I pazienti che soffrono di apnee invece, oltre a russare hanno dei momenti di ostruzione respiratoria di oltre 10 secondi, dovuti al collasso di una parte delle vie aeree superiori durante il sonno».

Livelli di gravità

La severità del disturbo viene misurata in base al numero di apnee che si verificano in un’ora: «Fino a cinque apnee all’ora siamo nella norma — dice l’esperto —, poi c’è un grado lieve di patologia: da 5 a 15 apnee all’ora; un grado medio, da 15 a 30, e un grado grave con oltre 30 episodi all’ora, anche se i pazienti più seriamente affetti dalla patologia possono avere più di 40 apnee ostruttive ogni ora«. Il problema delle apnee è che, oltre a determinare un’eccessiva sonnolenza diurna, hanno pesanti conseguenze sulla salute. «Quando smettiamo di respirare si abbassa il livello di ossigeno nel sangue, quando poi riprendiamo a respirare arriva più ossigeno: questo alternarsi di ischemia e di riossigenazione è molto deleterio perché durante la riossigenazione si ha la produzione di sostanze tossiche che vanno in circolo — spiega Salamanca —.

Diagnosi e terapia

Questo fenomeno è alla base di una serie di patologie croniche quali l’ipertensione, le aritmie, l’obesità, il diabete. Ma anche i tumori, come documentano studi recenti che mostrano un’associazione fra apnee del sonno e maggior rischio di sviluppare neoplasie, anche questa riconducibile alla produzione di metaboliti tossici in occasione dei ripetuti episodi di apnea. Diagnosticare le apnee nel sonno non è difficile: «La diagnosi si fa con il polisonnografo, un dispositivo che si mette durante la notte e permette di verificare se si va in apnea e si russa — chiarisce l’esperto. Ai fini delle scelte terapeutiche è però importante individuare la sede dell’ostruzione all’interno delle vie respiratorie. «Questo si fa con la sleep endoscopy — spiega Salamanca —, un’endoscopia che si esegue durante un sonno parafisiologico, indotto da un farmaco, e che permette di visitare i pazienti quando presentano il disturbo». Grazie alle informazioni così ricavate è possibile scegliere fra diverse terapie che, se necessario, possono essere combinate fra loro. Queste includono la CPAP che, creando una pressione positiva all’interno delle vie respiratorie ne impedisce la chiusura, gli interventi chirurgici e la terapia ortodontica, con l’impiego di bite che consentono di spostare in avanti la lingua.

Articolo di Franco Marchetti