Cura dell’ipertensione e Covid 19

Abbiamo chiesto al prof. Giuseppe Mancia, massimo esperto mondiale dell’ipertensione arteriosa, un parere sull’utilizzo degli ACE inibitori e dei sartani, come noto farmaci molto diffusi per la cura dell’ipertensione, in corso di infezione da Covid 19, a seguito di alcune segnalazioni diffuse in questi giorni dai media.
Questa la sua risposta:
“La storia delle possibili influenze dei bloccanti il sistema renina angiotensina ha una base meccanicistica solida nell’animale. Gli ACE inibitori e ancor più i sartani aumentano fortemente l’espressione dell’enzima ACE2, che è la chiave di ingresso del virus nella cellula, ma le interpretazioni che ne derivano sono le più varie, vanno da un incremento del rischio ad un effetto protettivo. Poiché dati clinici non ve ne sono, le Società Scientifiche internazionali e nazionali si sono espresse per il non modificare le terapie, e questa posizione, corretta in termini di principio, credo sarà anche confermata da dati pratici. Ritengo, quindi, che le terapie con questi farmaci non debbano essere modificate”.
Siamo d’accordo con il prof. Mancia che, in assenza di studi clinici, non sia assolutamente il caso di interrompere o sostituire queste terapie sulla base di semplici segnalazioni aneddotiche, con il pericolo, all’eventuale sospensione, di creare una instabilizzazione clinica con aumento del rischio cardiovascolare.