Il 30 giugno prossimo scadrà il quarto rinvio per l’applicazione della Legge Balduzzi Le 132 associazioni del coordinamento Conacuore chiedono che sia l’ultima volta
«Basta rinvii. Chiediamo che il decreto Balduzzi sia applicato una volta per tutte». È l’accorato appello che Giovanni Spinella e Giuseppe Ciancamerla, rispettivamente past president e neo presidente del Coordinamento nazionale associazioni del cuore (Conacuore), lanciano a nome delle 132 realtà rappresentate, dopo il recente Congresso nazionale di Conacuore a cui ha partecipato anche l’ex ministro della Salute Renato Balduzzi. Il decreto, in vigore ormai dal 24 aprile 2013, obbliga sia le società sportive professionistiche sia quelle amatoriali a dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di personale addestrato ad usarlo. Le prime si sono messe in regola. Per quelle dilettantistiche, invece, si va avanti a colpi di proroghe. Il 30 giugno prossimo scadrà la quarta. Ulteriori proroghe non avrebbero più nessuna giustificazione» ha sottolineato lo stesso ex ministro Balduzzi. Ma tra gli associati di Conacuore, si teme addirittura che la legge possa essere riportata in Aula e riscritta.
Legge all’avanguardia, unica in Europa
Finora, siamo l’unico Paese in Europa con una normativa specifica che obblighi sia le società sportive professionistiche sia quelle amatoriali a dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di personale addestrato ad usarlo: il decreto Balduzzi del 13 settembre 2012 (in vigore dal 24 aprile 2013), considerato una delle legislazioni più all’avanguardia in tema di salute pubblica. Il decreto Balduzzi è sottoposto a uno stillicidio di rinvii. Il primo, a gennaio di quest’anno, ha portato da 30 a 36 mesi il termine entro il quale le 110 mila società dilettantistiche avrebbero dovuto dotarsi dei defibrillatori. A luglio è arrivata una nuova deroga di altri quattro mesi, perché non erano state ancora completate le attività di formazione degli operatori. Il 15 novembre, poi, il Ministero della salute ha esteso a tutto il territorio nazionale la sospensione fino al primo gennaio 2017 degli effetti del decreto Balduzzi, introdotta con il decreto legge (189 del 17 ottobre 2016) sugli interventi a favore della popolazione colpita dal terremoto del 24 agosto. Da ultimo, il 22 novembre scorso in Commissione Bilancio del Senato è stato approvato un emendamento al decreto 189 (manca ancora il passaggio alla Camera), presentato dall’onorevole Franco Panizza del Partito Autonomista Trentino Tirolese, che rimanda al 30 giugno 2017 la scadenza sui defibrillatori.
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