Il medico risponde: ecco una selezione di interventi arrivati sul sito
Se da un lato la pandemia ha cambiato pesantemente le nostre abitudini, dall’altro ha indubbiamente implementato tutto quanto ruota attorno al web. Ne sappiamo qualcosa anche noi di Comocuore che, negli ultimi mesi, stiamo assistendo a una robusta escalation di domande rivolte al nostro presidente, dott. Giovanni Ferrari, e al gruppo di medici dell’associazione attraverso il sito www.comocuore.org
All’interno del sito, infatti, si può trovare un apposito spazio chiamato “Il medico risponde” dove rivolgere le proprie domande, una volta compilato il form. È noto, infatti, che in questo periodo di Covid molte sono le persone che, affette dalle più disparate patologie, cercano nella rete quelle risposte che in questo momento non hanno, magari soltanto perché preferiscono tenersi lontani da ospedali, cliniche o studi medici. Pur non avendo la pretesa di sostituirsi alle visite in presenza presso le strutture classiche, la sezione “Il medico risponde” può essere, in certi casi, lo strumento giusto per avere informazioni o consigli. Di seguito riportiamo una piccolissima selezione di domande (con relativa risposta del dott. Ferrari) arrivate all’associazione tramite il modulo sul nostro sito che, come detto, negli ultimi mesi sono state alcune centinaia.
Dato il parere discordante di medico di base, bugiardino e cardiologo, mia madre 80 anni non riesce a capire quando va presa la cardioaspirina. Se a stomaco vuoto, durante i pasti o dopo i pasti. La sta prendendo per ipercolesterolemia.
La cardioaspirina dovrebbe essere meno lesiva della mucosa gastrica rispetto alla aspirina normale, perché fornita di un rivestimento che dovrebbe ritardarne l’assorbimento a livello dello stomaco, riducendo quindi il rischio di ulcere e sanguinamenti (l’aspirina possiede una azione antiaggregante sulle piastrine e viene utilizzata come antitrombotico). Tuttavia in genere preferisco suggerirne l’assunzione dopo i pasti principali. Gli americani (American Heart Association) sostengono la somministrazione serale che offrirebbe una maggiore protezione nei riguardi degli eventi trombotici che, statisticamente, si manifestano prevalentemente nelle ore del mattino.
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A seguito del Covid ho effettuato una visita cardiologica al cuore, con ecocardio, che ha riscontrato una leggera ipertrofia al ventricolo sinistro, a detta del cardiologo non collegabile al virus ma alla pressione leggermente alta (135-85) o agli allenamenti troppo intensi. Lei è dello stesso parere o a suo avviso il Covid, e le cure col cortisone, potrebbero essere la causa?
Sarei piuttosto propenso ad attribuire l’ipertrofia alla intensa attività fisica da Lei esercitata. Gli effetti del Covid a livello cardiaco sono riferibili allo stato infiammatorio provocato dalla tempesta citochinica che può provocare una miocardite, fenomeni di trombosi con conseguenti infarti o ictus. Non ho dati che si riferiscano a un possibile effetto ipertrofizzante anche mediato da una terapia cortisonica. Non penso, da quanto mi dice, che il virus abbia provocato un danno d’organo nel Suo caso. Verifichi periodicamente la Sua pressione perseguendo uno stile di vita corretto.
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Sono un uomo di 31 anni qualche giorno fa ho fatto una visita cardiologica ed è risultato un’insufficienza mitralica lieve e un aneurisma convesso destro, per il resto i valori del cuore sono tutti normali. E’ una cosa grave? Devo preoccuparmi?
Se lei è del tutto asintomatico e si è sottoposto a un controllo cardiologico di routine non dovrebbero esserci problemi. Il riscontro occasionale di un aneurisma destro-convesso del setto interatriale (isolato?) associato a lieve insufficienza mitralica (prolasso?) in assenza di sintomi (aritmie, ictus) non desta preoccupazioni e non determina la necessità di alcuna terapia. Rifarei un controllo ogni 2-3 anni per cogliere una eventuale evoluzione.
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Vorrei chiederle gentilmente se possibile un consiglio. Mio marito è affetto da trigliceridermia e avendo effettuato un elettrocardiogramma di controllo questo è l’esito.. un po’ preoccupata sinceramente: ritmo sinusale, deviazione assiale sinistra, emiblocco anteriore destro, atipie della fase di recupero di tipo aspecifico.
Immagino si tratti di emiblocco anteriore sinistro, vista la deviazione sinistra. Di per se l’emiblocco può non avere significato clinico rilevante, occorre però saperne di più: età, profilo di rischio di Suo marito (famigliarità per infarto o ictus, colesterolo, ipertensione, abitudine al fumo, diabete), eventuali sintomi. Penso che un ecocardiogramma e un test da sforzo di valutazione della riserva coronarica potrebbero tranquillizzare. Si rivolga al Suo medico per le necessarie procedure.
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Sono una ragazza di 31 anni, che ha scoperto da una settimana di avere una neoplasia di 3 centimetri al I-stadio. Il medico che mi ha in cura mi ha consigliato dopo l’operazione di cominciare 2-3 cicli di chemioterapia, perché a detta sua, essendo io di giovane età c’è il rischio che qualche cellula impazzita potrebbe crearsi da altre parti e quindi per eliminare questo possibile rischio dice di fare così. Io invece pensavo di fare la semplice operazione di rimozione e invece di iniziare questi cicli di chemio, tenermi sotto stretto controllo nelle modalità più efficaci. Sapete anche dirmi eventualmente le cose e i tempi migliori da fare per tenermi sotto controllo in modo sicuro? O avete altri consigli?
Purtroppo non essendo un oncologo non sono in grado di rispondere alle sue domande. Il nostro servizio come Comocuore riguarda soprattutto problematiche cardiovascolari. Si affidi al medico che la sta curando, mi sembra correttamente orientato, se ha dei dubbi sul programma proposto si rivolga ad altro centro oncologico per la cura del tumore che le è stato diagnosticato, per un altro parere. Cordiali saluti ed auguri.
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Buongiorno, mi hanno messo defibrillatore l’anno scorso posso fare la mammografia?
Certamente signora, nessun problema con gli esami radiologici. Per eventuali RMN (ma non è il suo caso) contatti il centro impianti per la compatibilità del suo defibrillatore.