Nato in collaborazione con l’Ospedale S. Anna e l’Ospedale Valduce di Como, la campagna Sai Salvare una vita? Mini Anne si rivolge agli studenti delle Scuole superiori, e alle loro famiglie, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle tecnica della rianimazione cardiopolmonare RCP.

Il progetto prevede l’informazione, con momenti di addestramento per gli studenti delle scuole superiori, con un piccolo manichino didattico: Mini Anne

Con il progetto “Sai salvare una vita? – MiniAnne”, da tempo la nostra Associazione sta diffondendo nelle scuole, in modo semplice ma efficace, la tecnica della rianimazione cardiopolmonare con l’ausilio del MiniAnne, un piccolo manichino realizzato per un veloce apprendimento.
Il kit è donato ad ogni studente nel corso della lezione, questo rappresenta il valore aggiunto del progetto ma anche un sensibile impegno finanziario da parte nostra in quanto viene donato il kit composto dal manichino “MiniAnne”, da un dvd con la lezione guidata svolta da un monitore che, con parole semplici, accompagna i ragazzi ad un facile apprendimento e da un libretto riepilogativo. Ad oggi la nostra Associazione ha formato circa 5.000 studenti dislocati in tutta la provincia di Como, oltre a numerosi istituti superiori di fuori provincia.

È dovere di tutti conoscere ed attivare questa “Catena della sopravvivenza”, fondamentale per salvare una persona colpita da arresto cardiaco.

Conosciamo Anne, la giovane ragazza che ha ispirato la realizzazione del manichino.

Intorno al 1890, il corpo di una giovane ragazza sconosciuta viene trovato annegato nella Senna e portato in un obitorio vicino a Notre Dame.

Il suo corpo viene adagiato nel ghiaccio e rimane esposto perché qualcuno lo possa identificare, ma nessuno la riconosce.

La ragazza è bellissima: dicono che il suo viso sembra sorridere come quello di Monna Lisa.

La fama della sua bellezza si diffonde, tantissime persone si accalcano per ammirarla e artisti e scrittori rimangono affascinati da quel viso e da quel sorriso. La fama cresce, vengono prodotti romanzi, opere teatrali e film sulla “sconosciuta della Senna” ma nessuno, nonostante tutte le ricerche, riesce nell’identificazione.

Per conservare intatta tale bellezza si decide di fare un calco di quel volto, per difenderlo dal tempo che passa. Non si svelerà mai il mistero di questa ragazza e della sua morte: si pensa a un suicidio dovuto a un amore non corrisposto, ma è leggenda.

Un giorno, nel 1958, un medico austriaco emigrato a Baltimora, Peter Safar, pubblica una innovativa tecnica di soccorso per le vittime di arresto cardiaco: è la nascita della Rianimazione Cardiopolmonare.

Questa tecnica è efficace, ma prima di poterla mettere in pratica su una persona è indispensabile essersi allenati nelle manovre da compiere su qualche altro supporto. Il dottor Safar contatta Asmund Laerdal, produttore norvegese di giocattoli e bambole in vinile, e gli affida il compito di costruire un manichino per le esercitazioni.

Laerdal ricorda la storia della sconosciuta della Senna e dà al manichino il suo viso, battezzando la “bambola” con il nome di Resusci-Anne.

Ancora oggi questo manichino viene usato in tutto il mondo per insegnare ai soccorritori le tecniche della rianimazione cardiopolmonare, e la sconosciuta ragazza della Senna è diventata immortale.