22 Febbraio 2018

Un bambino di un mese e mezzo si è sentito male all’interno di un negozio. Salvo grazie all’intervento della madre e di un medico fuori servizio. Gli operatori via telefono danno suggerimenti per il massaggio cardiaco

Un bimbo di un mese e mezzo colpito da un arresto cardiocircolatorio è stato rianimato dalla madre che gli ha praticato il massaggio cardiaco guidata al telefono dagli operatori del 118. Così il piccolo ha potuto riprendere a respirare. L’episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio all’interno di un negozio del centro commerciale Fiumara di Sampierdarena. Madre e figlioletto erano in compagnia di nonna e zia. All’arrivo dei soccorritori, che hanno ricevuto la richiesta di intervento in 14 secondi dal 112, il piccolo aveva ripreso a respirare ed è stato trasferito in codice rosso all’ospedale pediatrico Gaslini dove è ricoverato in osservazione nel reparto di rianimazione. La prognosi è riservata. Determinante per rianimare il piccolo oltre al primo intervento della madre anche quello dei volontari del soccorso della Fiumara muniti di defibrillatore. Subito dopo è intervenuto un medico rianimatore del Gaslini fuori servizio che era nel negozio e il medico di zona del 118. Il piccolo non soffre di patologie.

Il medico «angelo»

«Ho seguito le indicazioni degli operatori del 118 e dopo avere adagiato il bimbo su uno scrivania ho provato a rianimarlo – ha raccontato la mamma – Ma per fortuna, dopo l’appello lanciato dall’altoparlante dal centro commerciale, in pochi minuti è arrivato anche un medico rianimatore. Quando ho visto lui è stato come vedere un angelo: è stato quel medico a ridare la vita a mio figlio». Il medico, Gabriele De Tonetti, dipendente del Gaslini, ha spiegato: «Ero lì fuori servizio, mi sono trovato al momento giusto al posto giusto. Per fortuna i primi volontari giunti sul posto si sono dimostrati molto competenti e capaci. Determinante però è stato che fossero dotati del defibrillatore con annesse le placche pediatriche necessarie per rianimare i neonati». Il cuore del bambino ha ripreso a battere dopo tre scariche «somministrate» dal rianimatore del Gaslini e una quarta dal medico del 118 nel frattempo giunto a bordo dell’auto medica.

Il drammatico episodio accaduto nei pressi di Genova e riportato dal Corriere della Sera conferma, una volta di più, l’importanza dell’intervento di primo soccorso che parte dal massaggio cardiaco e arriva sino all’uso del defibrillatore. Come purtroppo si può vedere nessun individuo di qualsiasi età può ritenersi al sicuro da episodi come quello descritto che, in questo caso, ha coinvolto addirittura un neonato di poco più di un mese. Ma l’essere riusciti a intervenire tempestivamente con il massaggio cardiaco – superando comprensibili stati di angoscia e timore – ha salvato la vita al bambino, così come è importante sottolineare il lavoro di squadra svolto dalla mamma del piccolo con gli operatori del 118. Questo episodio non fa altro che confortarci e indurre Comocuore a proseguire ancora con maggiore risolutezza nella strada intrapresa, puntando sui corsi di RCP che già si svolgono in sede in date prestabilite perché solo attraverso un’adeguata preparazione è possibile scongiurare sviluppi terribili di eventi già di per sé gravi.